65° Salone nautico: al via il convegno inaugurale
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

65° Salone nautico: al via il convegno inaugurale con i rappresentanti del Governo e delle Istituzioni

La Nave Schergat (F 598) a Genova

L’Inno d’Italia e l’alzabandiera hanno dato il via alla 65ª edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

La solenne cerimonia inaugurale è stata salutata dal passaggio di Nave Schergat (F 598), la fregata missilistica della Marina Militare, che ha reso omaggio con i cannoni alzati.

Nave Schergat (F 598) è la fregata missilistica della Marina Militare. Varata il 24 novembre 2023 è l’ultima unità della classe Bergamini e prima del tipo FREMM ASW, con dotazioni specificamente potenziate per la lotta antisommergibile, offrendo così una maggiore flessibilità e capacità d’impiego. Lunga 144,7 metri per 6.900 tonnellate, è intitolata al capo palombaro di 2ª classe medaglia d’oro al valor militare, Spartaco Schergat. 

Per sei giorni, fino al 23 settembre, il Salone Nautico si conferma la capitale mondiale della nautica da diporto e della sua prestigiosa filiera industriale. Con oltre 1.000 barche in esposizione, 23 nuovi cantieri, espositori da 45 Paesi, 123 novità e 96 première, l’evento si posiziona come uno dei tre appuntamenti globali più importanti del settore.

Un ponte tra Italia e Florida e un parterre di autorità

A sottolineare l’importanza internazionale dell’evento, per la prima volta nella sua storia, il Salone ha accolto il saluto di un rappresentante delle istituzioni estere, il Segretario ai Trasporti dello Stato della Florida, Jared Perdue, che ha ribadito il suo impegno nel rafforzare la partnership con l’Italia e Genova.

Sono seguiti i saluti istituzionali di numerose autorità: la Sindaca di Genova Silvia Salis, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Matteo Paroli, l’Ammiraglio Nicola Carlone (Comandante Generale delle Capitanerie di Porto), l’Ammiraglio di Squadra Giuseppe Berutti Bergotto (Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare) e il Presidente della Regione Liguria Marco Bucci.

Sviluppo, lavoro e innovazione per la crescita del Paese

L’inaugurazione è poi culminata nel convegno “Sviluppo, lavoro e innovazione per la crescita del paese”, moderato dal giornalista di Sky Tg24 Vittorio Eboli.

Sul palco sono intervenuti il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in rappresentanza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la Ministra del Turismo Daniela Garnero Santanchè, il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, il Presidente di Agenzia ICE Matteo Zoppas, il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini e il Presidente di Confindustria Nautica Piero Formenti.

La discussione ha affrontato l’importanza del settore nella Blue Economy e il suo ruolo strategico per l’Italia, focalizzandosi sulle azioni del Governo e le prospettive future dell’industria nautica.

Le dichiarazioni delle Autorità presenti all’Evento

All’inaugurazione della prima giornata del Salone Nautico sono state tantissime le autorità presenti, dai Ministri alle cariche istituzionali regionali e locali.

Le autorità presenti all'inaugurazione del 65° Salone nautico
L’inaugurazione del 65° Salone nautico con le Autorità e le Istituzioni – newsmondo.it

Ecco alcune dichiarazioni:

Le parole di Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del Made in Italy, in rappresentanza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “La straordinaria crescita dell’industria nautica italiana è il pilastro della Blue Economy, un driver cruciale per la futura crescita economica dell’Italia e dell’Europa, specialmente nel contesto geopolitico attuale. Le previsioni per i prossimi due anni sono più che incoraggianti e le semplificazioni sono già in atto. Un esempio è la Legge Quadro sul Made in Italy che ha introdotto l’iscrizione provvisoria per i nuovi mezzi nautici, riducendo i tempi da 60 a 7 giorni, rendendo l’Italia più competitiva rispetto ad altri Paesi europei. Il provvedimento prevede inoltre una misura importante per la rottamazione e quindi la transizione ecologica dei motori, dei battelli, con un bando che è ancora aperto.”

Anche per questo, nello sviluppare il libro bianco sul Made in Italy, cioè il documento di politica industriale strategica per i prossimi cinque anni, accanto ai quattro settori tradizionali del Made in Italy che hanno trainato fino ad oggi le nostre esportazioni (alimentare, moda, arredo e automotive), abbiamo individuato quattro comparti in grande espansione su cui vogliamo puntare, tra questi certamente la Blue Economy, trainato dalla nautica. Il disegno di Legge sul Mare, presentato dal ministro Musumeci, recepisce tutte le indicazioni di semplificazione emerse dal “Tavolo del Mare”, al quale siede Confindustria Nautica, puntando a rendere più rapide e semplici le attività delle imprese e dei fruitori della nautica.”

Piero Formenti, Presidente di Confindustria Nautica: “Quello che oggi ci sta riempiendo gli occhi si chiama industria. L’industria nautica è una componente trainante dell’economia blu. Senza industria non c’è Italia. Ringrazio le istituzioni presenti, il pubblico e soprattutto i nostri imprenditori, che sono quelli che fanno grande la nostra industria nautica e il nostro Salone.Nonostante le sfide che il settore sta affrontando, con il comparto dei superyacht che traina, la media industria nautica che tiene e la piccola che ha subito un calo, tra gli imprenditori si percepisce una tendenza al miglioramento, con clienti che ritornano e la chiusura di nuovi contratti.

Prevediamo un inverno meno rigido del previsto e una primavera di ripresa molto importante. Il nostro settore è una delle eccellenze dell’export e conferma la sua forte vocazione internazionale: il 90% della cantieristica italiana è destinata ai mercati esteri, a testimonianza della competitività e della capacità di imporsi con successo a livello globale. L’edizione di quest’anno del Salone Nautico nasce con l’ambizione di confermare e superare i numeri straordinari dello scorso anno. Grazie alla collaborazione con Agenzia ICE, possiamo contare su un importante progetto di incoming internazionale, sia di operatori sia di giornalisti provenienti da tutto il mondo. Un elemento di novità assoluta è rappresentato dal TechTrade, un’area dedicata che mette in relazione i fornitori internazionali con le aziende, creando un’occasione unica di incontro e di sviluppo per tutta la filiera.

Il Salone Nautico è, e rimane, un evento di sistema: non soltanto una vetrina straordinaria, ma uno strumento concreto a servizio delle aziende, dei lavoratori e dell’industria nautica nel suo complesso. Confindustria Nautica è orgogliosa di portare avanti una manifestazione che, insieme al Salone del Mobile, rappresenta una delle due grandi fiere italiane progettate e organizzate direttamente da un’associazione di categoria. È un modello che esprime al meglio lo spirito confindustriale e la capacità del nostro settore di fare squadra per valorizzare l’economia blu e, con essa, l’intero Paese”.

Daniela Garnero Santanchè, Ministra del Turismo: “Ringrazio la presidente Giorgia Meloni che ha messo al centro dell’agenda del governo il turismo un settore fondamentale, che concorre per il 13% al nostro prodotto interno lordo. Il turismo sta andando bene. E dobbiamo moltissimo al turismo nautico, alla Blue Economy. Dietro uno yacht c’è creazione di valore, ci sono posti di lavoro, c’è sviluppo e c’è esportazione. Ogni yacht è una vetrina che racconta dell’Italia nel mondo e credo che questo sia un altro tema assolutamente fondamentale. Vinceremo se saremo capaci di aumentare il livello dei nostri servizi. In primis le marine, dove c’è un grande lavoro da fare”.

Edoardo Rixi, del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Sul fronte del rafforzamento delle infrastrutture portuali, stiamo cercando di far sì che i porti, anche quelli commerciali, possano creare spazi ulteriori per la nautica in grado di soddisfare anche il settore dei superyacht in cui noi siamo leader. È evidente che questo tipo di imbarcazioni, che spesso stazionano nel Mediterraneo, devono trovare anche il modo di godere del territorio del nostro Paese. In programma anche il rinnovo della rete infrastrutturale e dei collegamenti. La nautica da diporto è un’eccellenza che ci ha portato a essere i primi al mondo. Ma o il Paese si struttura per tenere questo primato o si rischia di perderlo.”

Emanuele Orsini, Presidente di Confindustria: “Quello della nautica da diporto è un settore in costante crescita che, nonostante un lieve rallentamento della piccola industria nautica, può contare su una lunga e articolata filiera, vero punto di forza e motivo di orgoglio per il nostro Paese. Per far fronte ai dazi e contrastare l’aumento dell’inflazione, è fondamentale che l’Europa intervenga subito, nella consapevolezza che una moneta forte attrae gli investitori esteri. Se venisse penalizzata, inevitabilmente ne risentirebbe anche questo settore, così come è accaduto per l’automotive. In questo scenario, il turismo assume un ruolo fondamentale. Sono già state realizzate iniziative straordinarie, promosse direttamente dal Ministero. Questo comparto è decisivo anche per il nostro settore, poiché è evidente che gli 8.000 chilometri di costa del nostro Paese rappresentano una parte significativa della sua attrattività”.

Matteo Zoppas, del Presidente di Agenzia ICE: “La questione dei dazi ci pone davanti a luci e ombre perché ci sono realtà che riescono in qualche modo a non essere penalizzate troppo mentre altre, soprattutto quelle medio-piccole che vendono negli Stati Uniti, hanno una penalizzazione importante. Non ci sono solo gli Stati Uniti, c’è tutto il resto del mondo.

Noi facciamo circa 4,5 miliardi di euro di fatturato all’estero con la nautica da diporto su 600 miliardi realizzati con tutto il Made in Italy. La nautica da diporto è cresciuta di 7,5 punti l’anno scorso e anche oggi è una realtà che funziona, perché è un condensato di eccellenze. Stiamo andando bene, abbiamo bisogno di continuare come ICE e il ministro Adolfo Urso sta dando una mano importante per rendere competitive le produzioni italiane.  La volontà di espandere questo Salone c’è, ma ci scontriamo con qualcuno che ha delle armi in più rispetto alle nostre; quindi, bisogna rendere il contesto più attrattivo. ICE promuove il Made in Italy portando 11mila operatori in 125 saloni, mentre 6500 sono le aziende accompagna all’estero per far incontrare domanda e offerta.”

Marco Bucci, Presidente della Regione Liguria: “In questi ultimi anni il Salone è stato rilanciato ed è riuscito a raggiungere vette che forse nessuno si immaginava. Siamo tra le tre manifestazioni di settore più importanti al mondo. Abbiamo investito tanto in questi anni, non soltanto in termini finanziari ma anche in termini di visione, di design, di accoglienza. Il Salone Nautico vuole e deve diventare il primo salone al mondo. Questa è la sfida che lanciamo oggi insieme a Confindustria Nautica. Voglio collaborare con le amministrazioni pubbliche per raggiungere l’obiettivo. La Blue Economy è diffusa in tutta la Liguria, da Ventimiglia fino al Golfo di La Spezia ci sono tantissime attività portuali e legate al mare, che rappresentano una parte fondamentale della nostra economia e del nostro stile di vita. Non solo per chi ci lavora, portando occupazione e ricchezza, ma anche per chi il mare lo vive nel tempo libero”.

Silvia Salis, Sindaca di Genova: “Genova è una città che si vuole aprire sempre di più al Salone Nautico, vuole farsi conoscere durante i giorni di manifestazione. Il Salone Nautico si presenta al mondo con ambizione e desiderio di crescita e miglioramento, rappresentando con orgoglio l’eccellenza italiana. Genova è sinonimo di Blue Economy. Un’economia sostenibile, che parla di transizione ecologica e rappresenta una delle grandissime opportunità per il futuro della città. Finché sarò sindaca farò in modo che questa sia una leva di sviluppo. Il mare è anche sport e turismo, è per questo motivo che il Salone Nautico è fondamentale per far conoscere le bellezze del territorio. Il Salone Nautico oggi lo presentiamo al mondo: è il grande brand internazionale di Genova”.

Ammiraglio di Squadra Giuseppe Berutti Bergotto, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare: “L’Italia è una nazione marittima. Il mare non è solo il nostro confine, è parte della nostra identità, della nostra storia, è il nostro presente e sempre di più il nostro futuro.
Sulle sue rotte abbiamo costruito ricchezza, relazioni e grazie al mare noi continuiamo a proiettarci nel mondo. Parlare di marittimità oggi vuol dire parlare di valori, di competenze, di responsabilità, parlare di cantieristica, di nautica da diporto, di ricerca tecnologica.”

La nostra economia si basa sempre di più sulla Blue Economy. Il nostro Paese importa circa il 60% delle materie prime, ed esporta il 50% di prodotti finiti, e tutto ciò avviene via mare. Questi dati ci fanno capire quanto importante sia poter utilizzare liberamente e in sicurezza il mare. La Marina militare è parte integrante della difesa in mare. Ogni giorno lavoriamo per la protezione dell’ambiente, ma anche per garantire la libertà di navigazione e la difesa degli interessi nazionali. È un impegno silenzioso ma essenziale.”

Ammiraglio Nicola Carlone, Comandante Generale delle Capitanerie di Porto: “Il rapporto con la nautica è simbiotico e ci vede lavorare insieme sia a livello periferico, nei 288 uffici lungo le nostre coste di 8.000 km, sia a livello centrale per sviluppare sempre di più l’ambiente marino. Quest’anno abbiamo festeggiato 160 anni, un lasso di tempo in cui abbiamo camminato insieme nella marittimità nazionale ma anche nello sviluppo di quella che è la nautica da diporto. Durante l’estate svolgiamo l’operazione “Mare e laghi sicuri” che ci vede impegnati non solo in mare ma anche di recente nei principali laghi italiani”.

Matteo Paroli, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale: “Il Porto di Genova sta attraversando una fase di crescita straordinaria.
Abbiamo investimenti per 3 miliardi e 600 milioni di euro, che contribuiranno a dare una nuova impronta alla capacità attrattiva di traffici, persone, merci al nostro porto, senza in alcun modo sottovalutare quella che è anche l’incidenza importante del settore della nautica. Il 2024 è stato un anno record per il comparto genovese e ligure, con un impatto di 630 milioni sul prodotto direttamente e territorialmente stimato. Abbiamo investimenti importanti sui bacini di carenaggio per i quali sono stati già investiti 31 milioni di euro. La missione dell’autorità portuale è una soltanto: dare continuità a questi investimenti, assistere ad affiancare le imprese che con coraggio investono, rischiano e producono ricchezza per il nostro territorio”.

Leggi anche
Trump, firmato accordo con Starmer e allarme sull’Ucraina: “Rischio guerra mondiale”

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 19 Settembre 2025 9:50

Trump, firmato accordo con Starmer e allarme sull’Ucraina: “Rischio guerra mondiale”

nl pixel